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Il centro medico è localizzato al primo piano di un comune edificio multifunzionale. L’idea di progettare uno spazio, in cui la chiarezza compositiva fosse in contrasto con il caos esterno e in cui l’essenza dei materiali venisse espressa con veridicità, è stata alla base del progetto, unita all’esigenza di un fitto programma di funzioni. Le contenute dimensioni della sala di attesa, grazie alle graduali trasparenze del vetro opaco e alle riflessioni della luce sulle pareti di acciaio, si dilatano, diffondendo un senso di ordine e igiene, elementi fondamentali in una struttura medica. Acciaio, vetro e marmo definiscono uno spazio dall’aspetto tecnologico, che si pone in un parallelismo diretto con i macchinari all’avanguardia presenti all’interno degl’ambulatori. Profili verticali dalle linee decise ordinano lo spazio, incidono le pareti in acciaio, creano ombre di distacco tra materiali diversi e diventano sfondo alle linee morbide delle piante nella sala di attesa. Un corridoio lungo 16 mt, costituito da muri bianchi illuminati e da porte nascoste, definisce una separazione tra spazi ambulatoriali e di servizio ed enfatizza il grande giardino sul fondo. Il verde diventa così, elemento chiave del progetto, collaborando alla creazione di un luogo di lavoro in cui il benessere di medici e pazienti riveste un ruolo primario.
Termoli, CB – 2018 – ph: Peppe Maisto
LA VIDA MEDICAL
Il centro medico è localizzato al primo piano di un comune edificio multifunzionale. L’idea di progettare uno spazio, in cui la chiarezza compositiva fosse in contrasto con il caos esterno e in cui l’essenza dei materiali venisse espressa con veridicità, è stata alla base del progetto, unita all’esigenza di un fitto programma di funzioni. Le contenute dimensioni della sala di attesa, grazie alle graduali trasparenze del vetro opaco e alle riflessioni della luce sulle pareti di acciaio, si dilatano, diffondendo un senso di ordine e igiene, elementi fondamentali in una struttura medica. Acciaio, vetro e marmo definiscono uno spazio dall’aspetto tecnologico, che si pone in un parallelismo diretto con i macchinari all’avanguardia presenti all’interno degl’ambulatori. Profili verticali dalle linee decise ordinano lo spazio, incidono le pareti in acciaio, creano ombre di distacco tra materiali diversi e diventano sfondo alle linee morbide delle piante nella sala di attesa. Un corridoio lungo 16 mt, costituito da muri bianchi illuminati e da porte nascoste, definisce una separazione tra spazi ambulatoriali e di servizio ed enfatizza il grande giardino sul fondo. Il verde diventa così, elemento chiave del progetto, collaborando alla creazione di un luogo di lavoro in cui il benessere di medici e pazienti riveste un ruolo primario.
Termoli, CB – 2018 – ph: Peppe Maisto
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